L'hangul o cervo del Kashmir (Cervus hanglu hanglu J. A. Wagner, 1844) è una sottospecie di cervo dell'Asia centrale endemica del Kashmir (India). Vive nelle fitte foreste ripariali delle alte vallate e delle montagne della valle del Kashmir e della parte settentrionale del distretto di Chamba nell'Himachal Pradesh. Nel Kashmir, è presente nel parco nazionale di Dachigam, dove gode di completa protezione, mentre altrove è gravemente minacciato. Negli anni '40, la sua popolazione comprendeva tra i 3000 e i 5000 individui, ma da allora la distruzione dell'habitat, il sovrapascolo ad opera del bestiame domestico e il bracconaggio ne hanno ridotto drasticamente il numero. Originariamente era trattato come una sottospecie di cervo nobile (Cervus elaphus), ma alcune ricerche genetiche che ne hanno studiato il DNA mitocondriale hanno portato gli studiosi a inserirlo nel clade asiatico del wapiti (Cervus canadensis).[2][3][4][5] La IUCN e l'American Society of Mammalogists, tuttavia, lo classificano nella nuova specie ribattezzata cervo dell'Asia centrale (Cervus hanglu), della quale costituisce la sottospecie nominale (Cervus hanglu hanglu). Secondo un censimento del 2019, ne rimarrebbero solamente 237 esemplari.
I maschi misurano 190-205 cm di lunghezza e un'altezza al garrese di 125-145 cm; nelle femmine, più piccole, tali misure sono rispettivamente di 180-195 cm e 110-120 cm. Il peso è di 150-240 kg nei primi e 110-170 kg nelle seconde. Il manto è di colore marrone uniforme opaco, con una piccola chiazza bianco-arancio sul posteriore contornata da un'ampia banda nera e la coda nera. Per quanto riguarda l'aspetto della macchia sul posteriore, ricorda più le sottospecie asiatiche di wapiti che il cervo nobile europeo. In inverno il manto diviene marrone scuro, con fianchi e zampe più chiari. L'addome, le labbra, il mento e la parte interna delle orecchie sono bianchi. In estate il manto schiarisce e può presentare alcune macchie. I grossi palchi presentano cinque punte: il ramo principale è notevolmente incurvato all'indietro, mentre la prima e la seconda punta sono generalmente ravvicinate e situate sopra la rosetta.[6]
Nel Kashmir l'hangul sopravvive nel parco nazionale di Dachigam, ad altitudini superiori a 3000 metri, ma anche nel santuario naturale di Rajparian (distretto di Anantnag), nella riserva di Overa-Aru, nella valle del Sind e nelle foreste di Kishtwar e di Bhaderwah. Vive nelle foreste umide, sia di latifoglie che di conifere, ad altitudini comprese tra 1500 e 3600 metri, e nei prati di montagna.[1]
In estate i maschi si spostano al di sopra del limite delle nevi (2700-3600 metri), per poi scendere nuovamente per congiungersi alle femmine in ottobre. Durante la stagione degli amori, i maschi fanno risuonare le vallate con il loro bramito.[6]
Agli inizi del XX secolo la popolazione di hangul contava circa 5000 esemplari, ma sfortunatamente furono decimati dalla distruzione dell'habitat, dal sovrapascolo ad opera del bestiame domestico e dal bracconaggio. Nel 1970 ne rimanevano meno di 150 capi. Comunque, lo stato di Jammu e Kashmir, in collaborazione con la IUCN e il WWF, mise in atto un apposito programma di conservazione, noto come Project Hangul. Questo diede fin da subito i suoi frutti e nel 1980 la popolazione era nuovamente salita a più di 340 capi.
Tuttavia, da allora la situazione è nuovamente peggiorata, data anche la carenza di misure di protezione vere e proprie a causa del persistente stato di conflitto della regione. Nel 2004 il numero di cervi era crollato a 197, ulteriormente sceso a 153 nel 2006.[7] Nel 2015 la popolazione era risalita a 186.[8]
L'ultimo censimento, del 2019, ha registrato la presenza di 237 esemplari, non più confinati al parco nazionale di Dachigam. Essi infatti hanno ripreso a percorrere un antico sentiero migratorio che, attraverso la valle del Sind, li conduce fino a Tulail nella valle del Gurez. Era dagli inizi del XX secolo che il sentiero non veniva più utilizzato.[9]
L'hangul o cervo del Kashmir (Cervus hanglu hanglu J. A. Wagner, 1844) è una sottospecie di cervo dell'Asia centrale endemica del Kashmir (India). Vive nelle fitte foreste ripariali delle alte vallate e delle montagne della valle del Kashmir e della parte settentrionale del distretto di Chamba nell'Himachal Pradesh. Nel Kashmir, è presente nel parco nazionale di Dachigam, dove gode di completa protezione, mentre altrove è gravemente minacciato. Negli anni '40, la sua popolazione comprendeva tra i 3000 e i 5000 individui, ma da allora la distruzione dell'habitat, il sovrapascolo ad opera del bestiame domestico e il bracconaggio ne hanno ridotto drasticamente il numero. Originariamente era trattato come una sottospecie di cervo nobile (Cervus elaphus), ma alcune ricerche genetiche che ne hanno studiato il DNA mitocondriale hanno portato gli studiosi a inserirlo nel clade asiatico del wapiti (Cervus canadensis). La IUCN e l'American Society of Mammalogists, tuttavia, lo classificano nella nuova specie ribattezzata cervo dell'Asia centrale (Cervus hanglu), della quale costituisce la sottospecie nominale (Cervus hanglu hanglu). Secondo un censimento del 2019, ne rimarrebbero solamente 237 esemplari.
Rusa Merah atau nama saintifiknya Cervus elaphus hanglu merupakan sejenis haiwan yang terdapat di Asia Tenggara.
Di Malaysia ia merupakan sejenis haiwan yang dilindungi di bawah UNDANG-UNDANG MALAYSIA Akta 686 AKTA PERDAGANGAN ANTARABANGSA MENGENAI SPESIES TERANCAM 2808.[1]
Rusa Merah atau nama saintifiknya Cervus elaphus hanglu merupakan sejenis haiwan yang terdapat di Asia Tenggara.
Di Malaysia ia merupakan sejenis haiwan yang dilindungi di bawah UNDANG-UNDANG MALAYSIA Akta 686 AKTA PERDAGANGAN ANTARABANGSA MENGENAI SPESIES TERANCAM 2808.
Jeleń kaszmirski[2], hanguł[3] (Cervus elaphus hanglu) – podgatunek jelenia szlachetnego, ssaka z rodziny jeleniowatych (Cervidae).
Trawiaste równiny, a także leśne oraz górzyste tereny Kaszmiru.
Długość ciała do 110 cm, ogona 30 cm, wysokość w kłębie do 130 cm. Masa ciała do 180 kg. Futro w kolorze brązowobeżowym, spodem białawe. Poroże lirowato zakrzywione.
Żyje samotniczo lub w niewielkich stadach. Odżywia się pędami drzew i krzewów.
Hanguł zaliczany jest do zwierzyny, ale został objęty konwencją waszyngtońską CITES (załącznik I)[4].
Jeleń kaszmirski, hanguł (Cervus elaphus hanglu) – podgatunek jelenia szlachetnego, ssaka z rodziny jeleniowatych (Cervidae).
克什米爾馬鹿(Cervus elaphus hanglu)是分佈在印度及巴基斯坦北部,尤其是在查謨-克什米爾邦的馬鹿亞種。
克什米爾馬鹿的身體呈褐色,有一些小斑點。牠們的臀部較淺色,內側呈灰白色。每隻鹿角有五杈,主幹向內彎曲,眉枝與冰枝很近且在角冠之上。
克什米爾馬鹿以2-18頭的群族聚居在克什米爾及喜馬偕爾邦的河邊密林、山谷及山區。在克什米爾,牠們分佈在海拔3035米的丹希岡國家公園。
於20世紀初時約有5000頭克什米爾馬鹿。但因失去棲息地、過度放牧及被烹吃,其生存受到威脅,1970年前就只餘下150頭。在查謨-克什米爾邦、世界自然保護聯盟及世界自然基金會的努力下,牠們的數量於1980年回升至340頭。現時有計劃進行飼養來確保其生存。[1]