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Hieracium umbellatum ( Italian )

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Lo sparviere ad ombrella (nome scientifico Hieracium umbellatum L., 1753) è una pianta erbacea spermatofita dicotiledone della famiglia delle Asteraceae.

Etimologia

Il nome generico (Hieracium) deriva dalla parola greca hierax o hierakion (= sparviere, falco). Il nome del genere è stato dato dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (1656 - 1708) rifacendosi probabilmente ad alcuni scritti del naturalista romano Gaio Plinio Secondo (23 - 79) nei quali, secondo la tradizione, i rapaci si servivano di questa pianta per irrobustire la loro vista.[1][2] L'epiteto specifico (umbellatum = ombrella) si riferisce alla particolare disposizione dei petali (in questo caso delle ligule) dei fiori.[3]
Il binomio scientifico della pianta di questa voce è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum - 2: 804. 1753"[4] del 1753.[5]

Descrizione

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Descrizione delle parti della pianta
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Il portamento

La pianta di questa specie può raggiungere un'altezza compresa tra 3 - 8 dm (massimo 1,7 metro). La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale è una pianta erbacea (e aromatica), a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protetta dalla lettiera o dalla neve, inoltre spesso ha l'asse fiorale eretto e privo di foglie. Questa pianta è provvista di lattice (i vasi latticiferi sono anastomizzati) e viene definita di tipo "afillopode" in quanto le foglie basali non formano mai una rosetta e sono assenti alla fioritura, mentre sono molto numerose lungo il caule. Inoltre i peli di questa pianta non sono piumosi.[6][7][8][9][10]

Radici

Le radici sono secondarie da rizoma.

Fusto

La parte aerea del fusto è eretta, fogliosa e poco ramificata. Sul fusto sono presenti, ma raramente, dei peli di tipo stellato (mai con ghiandole). La base può avere un colore violaceo. L'acladio è di 10 – 25 mm.

Foglie

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Le foglie

Le foglie si dividono in basali (da 0 a 2) e cauline da (8 a 15, massimo 50). Quelle basali sono quasi sempre assenti (o secche) alla fioritura. Le foglie cauline inferiori sono sessili, erette o eretto-patenti con lamine a forma lanceolata o lineare, apice acuto e base arrotondata o cuneata; i bordi sono dentellati (anche fortemente) o interi, a volte sono revoluti; quelle superiori sono progressivamente ridotte e più lineari. La superficie delle foglie è ricoperta (ma raramente) sia da peli stellati che peli semplici e appare opaca e di colore da verde-chiaro a verde-scuro; la consistenza della pagina fogliare è erbacea con nervature di tipo pennato. Dimensione delle foglie lanceolate: larghezza 1 – 2 cm; lunghezza 4 – 10 cm. Dimensione delle foglie lineari: larghezza 0,5 – 1 cm; lunghezza 6 – 12 cm.

Infiorescenza

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Infiorescenza

Le infiorescenze sono composte da numerosi capolini (da 5 a 30, massimo 50) peduncolati e formanti una pseudoombrella. I peduncoli sono ricoperti di peli stellati. Alcuni capolini sono posizionati sui rami inferiori e risultano del tutto indipendenti dall'infiorescenza principale. I capolini sono formati da un involucro più o meno da cilindrico a campanulata o emisferico, composto da 12 - 21 brattee (o squame) disposte su 2 - 4 serie in modo embricato, all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti ligulati. Alcune brattee (da 1 a 3 fino a 15) possono essere presenti sotto i capolini centrali. Le squame dell'involucro (quelle esterne sono larghe e ottuse, quelle interne sono strette e acute) sono colorate di verde scuro e sono più o meno glabre (o con rari peli ghiandolari) e con l'apice arrotondato e ripiegato verso l'esterno. Gli alveoli del ricettacolo (nudo, ossia senza pagliette) sono dentati e sfrangiati. Diametro dei capolini centrali: 2 – 3 cm (lunghezza dell'involucro: 9 – 11 mm). Dimensioni delle squame esterne lanceolate: larghezza 0,8 - 1,2 mm; lunghezza 3,5 - 4,5 mm. Dimensioni delle squame interne lineari-lanceolate: larghezza 1 mm; lunghezza 8 – 10 mm.

Fiore

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Involucro

I fiori, da 30 a 80, sono tutti del tipo ligulato[11] (il tipo tubuloso, i fiori del disco, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e zigomorfi.

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I fiori ligulati
  • Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[12]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla è colorata di giallo. Dimensioni delle ligule: lunghezza 12 – 15 mm (massimo 18 mm).
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[13] Le antere alla base sono acute.
  • Gineceo: lo stilo è giallo (o più o meno scuro), è filiforme e peloso sul lato inferiore; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. La superficie stigmatica è interna.[7]
  • Fioritura: da (luglio) agosto a ottobre.

Frutti

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I frutti con il pappo

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono colorati da bruno (o viola) scuro a nero, sono lunghi circa 3 mm a forma colonnare-obconica (o più o meno cilindrica) e sono ristretti alla base (e ingrossati all'apice), mentre la superficie (liscia o appena rugosa) è provvista di 10 coste che nella parte apicale confluiscono in un orlo anulare. Il pappo è formato da 50 - 60 setole semplici, color giallo pallido, disposte su due serie (quelle interne sono più lunghe [6 – 7 mm] e più rigide, quelle esterne sono fragili).

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

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Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[14] – Distribuzione alpina[15])

Fitosociologia

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Hieracium umbellatum

Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]

Formazione: delle comunità forestali
Classe: Quercetea robori-sessiliflorae
Ordine: Quercetalia robori-sessiliflorae

Sistematica

La famiglia di appartenenza del Hieracium umbellatum (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale e comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[16] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[17]). All'interno della famiglia il genere Hieracium fa parte della sottofamiglia Cichorioideae (una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae); mentre Cichorieae è una delle 7 tribù della sottofamiglia, e la sottotribù Hieraciinae è una dell 11 sottotribù di Cichorieae.[18] H. umbellatum appartiene a un genere estremamente polimorfo con maggioranza di specie apomittiche. Di questo genere sono descritte circa 770 specie sessuali e oltre 5200 specie apomittiche[19], delle quali circa 250 e più sono presenti nella flora spontanea italiana.
Hieracium umbellatum è descritto all'interno del sottogenere Hieracium (sinonimo: Euhieracium). È il sottogenere più numeroso distribuito in Eurasia e nel Nord America.[6]
Il numero cromosomico di H. umbellatum è: 2n = 18/27.[8][20]

Polimorfia

La specie di questa voce fa parte di un gruppo polimorfo, comprendente parecchie decine di agamospecie (oltre 200 tra agamospecie, specie sessuali e ibridi) con scarsa riproduzione sessuata tra le quali, in relazione alla flora spontanea italiana, Hieracium laevigatum Willd., Hieracium sabaudum L. e Hieracium racemosum W. & K.. Alcuni taxon collegati a questa specie sono sottospecie, altri sono considerati aggregati (o inclusi), e altri ancora sono considerati "intermediari" (o impropriamente ibridi in quanto queste specie essendo apomittiche non si incrociano e quindi non danno prole feconda) con altre specie. A causa di ciò si pongono dei problemi di sistematica quasi insolubili e per avere uno sguardo d'insieme su questa grande variabilità può essere necessario assumere un diverso concetto di specie. Nella "Flora d'Italia" sono proposte due nuove unità tassonomiche: (1) gruppo-cardinale (insieme di forme elementari di singole serie evolutive come le specie o le agamospecie con proprie combinazioni di caratteri morfologici); (2) gruppo-intermediario (insieme di specie o agamospecie che riuniscono i caratteri morfologici di due o più gruppi-cardinali).[6]

Sottospecie

Per questa specie sono riconosciute 11 sottospecie, alcune delle quali sono presenti nella flora spontanea italiana. Queste sottospecie si differenziano in base alla forma delle foglie (ssp. umbellatum: foglie più lunghe che larghe con forme anche strettamente lineari; ssp. brevifolioides: foglie più larghe che brevi con forme anche ellittiche), allo sviluppo dell'ombrella del capolino, alla pelosità e altro. Il seguente elenco indica per ogni sottospecie l'Autore con l'anno di pubblicazione e la distribuzione euro-mediterranea:[8][21]

Sono riconosciute come valide anche alcune varietà:[22]

  • Hieracium umbellatum var. japonicum Hara
  • Hieracium umbellatum var. lanceolatum Hook.f.
  • Hieracium umbellatum var. umbellatum

Specie incluse

Il seguente elenco indica le specie "incluse" nel gruppo H. umbellatum.[21]

Alcune checklist[8] comprendono in questa lista anche la specie Hieracium filifolum Üksip, 1959, considerata da altre[23] un sinonimo di Hieracium umbellatum subsp. filifolium (Üksip) Tzvelev

Sinonimi

Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[21][22]

  • Hieracium acranthophorum Omang
  • Hieracium acranthophorum Omang var. acranthophorum
  • Hieracium acranthophorum Omang var. isortoquense Böcher
  • Hieracium canadense Michx.
  • Hieracium canadense Michx. var. canadense
  • Hieracium canadense Michx. var. divaricatum Lepage
  • Hieracium canadense Michx. var. fasciculatum (Pursh) Fernald
  • Hieracium canadense Michx. var. hirtirameum Fernald
  • Hieracium canadense Michx. var. kalmii (L.) Scoggan
  • Hieracium canadense Michx. var. subintegrum Lepage
  • Hieracium canadense Michx. f. canadense
  • Hieracium columbianum Rydb.
  • Hieracium coronopifolium Hornem.
  • Hieracium devoldii Omang
  • Hieracium dunale
  • Hieracium eugenii Omang
  • Hieracium hispidum Forssk.
  • Hieracium kalmii L.
  • Hieracium kalmii L. var. fasciculatum (Pursh) Lepage
  • Hieracium kalmii L. var. kalmii
  • Hieracium kalmii L. var. subintegrum (Lepage) Lepage
  • Hieracium lactaris Bertol.
  • Hieracium laevigatum subsp. delabathiei
  • Hieracium laevigatum subsp. maillardii
  • Hieracium laevigatum subsp. mixopoliomorphum
  • Hieracium largum Fr.
  • Hieracium monticola Jord.
  • Hieracium musartutense Omang
  • Hieracium nepiocratum Omang
  • Hieracium pervagum Boreau
  • Hieracium rigorosum Almq. ex Omang
  • Hieracium rigorosum Almq. ex Omang var. nanusekense Om.
  • Hieracium rigorosum Almq. ex Omang var. rigorosum
  • Hieracium rigorosum Almq. ex Omang var. sermilikense Om.
  • Hieracium rigorosum Almq. ex Omang var. unanakense Om.
  • Hieracium rigorosum (Laest.) Almquist
  • Hieracium robustum subsp. largum (Fr.) Zahn
  • Hieracium salicifolium Arv.-Touv.
  • Hieracium scabriusculum Schwein.
  • Hieracium scabriusculum Schwein. var. columbianum (Rydb.) Lepage
  • Hieracium scabriusculum Schwein. var. perhirsutum Lepage
  • Hieracium scabriusculum Schwein. var. saximontanumLepage
  • Hieracium scabriusculum Schwein. var. scabriusculum
  • Hieracium scabriusculum Schwein. var. scabrum (Schwein.) Lepage
  • Hieracium scabriusculum Schwein. f. scabriusculum
  • Hieracium serotinum Host
  • Hieracium sinense Vaniot
  • Hieracium stiptocaule Omang
  • Hieracium umbellatum subsp. canadense (Michx.) G.A.Guppy
  • Hieracium umbellatum subsp. coronopifolium (Hornem.) Fr.
  • Hieracium umbellatum subsp. monticola (Jord.) Nyman
  • Hieracium umbellatum subsp. sublittorale
  • Hieracium umbellatum var. canadense (Michx.) Breitung
  • Hieracium umbellatum var. commune Fr.
  • Hieracium umbellatum var. coronopifolium Bernh. ex Komar.
  • Hieracium umbellatum var. mongolicum Fr.
  • Hieracium umbellatum var. scabriusculum (Schwein.) Farw.
  • Hieracium umbellatum f. scabrum Komar.
  • Hieracium umbellatum f. umbellatum

Note

  1. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 454.
  2. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 16-agosto-2013.
  3. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 6-dicembre-2013.
  4. ^ BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 2 settembre 2013.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 6-dicembre-2013.
  6. ^ a b c Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 309.
  7. ^ a b Judd 2007, pag. 523.
  8. ^ a b c d e Cichorieae Portal, su wp6-cichorieae.e-taxonomy.eu. URL consultato il 6-dicembre-2013.
  9. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 6-dicembre-2013.
  10. ^ Gunter Gottschlich & Domenico Pujatti, Il genere Hieracium in provincia di Trento (PDF), in Ann. Mus. civ. Rovereto; Vol. 16 (2000); pag. 273 - 351.
  11. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 12.
  12. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  13. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  14. ^ Conti et al. 2005, pag. 111.
  15. ^ a b c Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 704.
  16. ^ Judd 2007, pag. 520.
  17. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  18. ^ Funk & Susanna, pag. 348.
  19. ^ Kilian 2009, pag. 354.
  20. ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 6-dicembre-2013.
  21. ^ a b c EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6-dicembre-2013.
  22. ^ a b Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 6-dicembre-2013.
  23. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 7-dicembre-2013.

Bibliografia

  • Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009, pp. 171-189. URL consultato il 7 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
  • Panero, J. L., and V. A. Funk, The value of sampling anomalous taxa in phylogenetic studies: major clades of the Asteraceae revealed (PDF), in Mol. Phylogenet. Evol. 2008; 47: 757-782.
  • Norbert Kilian, Birgit Gemeinholzer and Hans Walter Lack, Cichorieae Cap.24 (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009, pp. 343-383. URL consultato il 7 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2010).
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume terzo, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 2, 1960, pp. 454.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 194, Berlin, Heidelberg, 2007.
  • Cichorieae Portal, su wp6-cichorieae.e-taxonomy.eu, p. Hieracium umbellatum, Cichorieae Portal. URL consultato il 6 dicembre 2013.

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