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Angraecinae

Angraecinae ( Spanish; Castilian )

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Angraecinae es una subtribu perteneciente a la familia Orchidaceae. Consiste en unos 18 géneros y una 360 especies. El género tipo es Angraecum. La mayoría de los géneros osn endémicos de África, Madagascar y otras islas de Océano Índico, con unos pocos géneros en América.

Géneros

Según Wikispecies

Algunas especies

Referencias

  • Stewart, Joyce; Hermans, Johan; Campbell, Bob (1 de agosto de 2006). Angraecoid Orchids: Species from the African Region. Timber Press. ISBN 0-88192-788-0.
  • Carlswood, B.S., Whitten, M.W., Williams, N.H. & Bytebier, B. (2006) Molecular phylogenetics of Vandeae (Orchidaceae) and the evolution of leaflessness, American Journal of Botany, 93 (5}: 770-786. Available online, accessed 10 Jan. 2013.
  • Carlsward, B.S., Whitten, W.M. & Williams, N.H. (2003) Molecular phylogenetics of Neotropical leafless Angraecinae (Orchidaceae): Re-evaluation of generic concepts, International Journal of Plant Sciences, 164: 43-51.
  • List of Orchid Genera (Cedric Maunder) [1]

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Angraecinae: Brief Summary ( Spanish; Castilian )

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Angraecinae es una subtribu perteneciente a la familia Orchidaceae. Consiste en unos 18 géneros y una 360 especies. El género tipo es Angraecum. La mayoría de los géneros osn endémicos de África, Madagascar y otras islas de Océano Índico, con unos pocos géneros en América.

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Angraecinae ( Italian )

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Angraecinae Summerh., 1966 è una sottotribù di piante spermatofite monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Orchidacee, che comprende oltre 750 specie in 42 generi, diffuse nella fascia tropicale di America e Africa (compreso il Madagascar).[1]

Descrizione

La sottotribù raggruppa specie epifite (o raramente litofite), con fusti a crescita monopodiale, (ossia con un solo "piede" vegetativo) e privi di pseudobulbi. Altri elementi distintivi di questo raggruppamento sono un rostello "a forma di grembiule", uno sperone molto allungato (sino a 30 cm in alcune specie di Angraecum), e la presenza di due pollinii.[2]

Radici

Sono provviste di radici aeree, di consistenza carnosa, raggruppate alla base del fusto nelle specie a fusto breve, o lungo il fusto, intervallate alle foglie, nelle specie con fusto più lungo. Come in molte orchidee epifite, le radici possono essere rivestite da un velo radicale detto velamen, composto da cellule vuote e permeabili all'acqua, che consente alla pianta di assorbire l'umidità atmosferica e, in alcune specie, di espletare un'attività fotosintetica, grazie alla presenza di cloroplasti.[3]

Fusto

Il fusto, a sviluppo monopodiale, può essere lungo solo pochi centimetri, come per esempio in Angraecum minus, o raggiungere alcuni metri di lunghezza, come in Angraecum infundibulare. Nella maggior parte delle specie cresce verticalmente, ma in talune specie (p. es. Jumellea spp.) può distaccarsi orizzontalmente dalla pianta ospite o assumere un atteggiamento pendente (p.es. Calyptrochilum spp. o alcune Angraecum spp.).[4]

Foglie

Le foglie sono alterne, di consistenza carnosa. Nelle specie a fusto breve sono in genere di forma allungata, disposte in rosetta basale, parzialmente sovrapposte le une alle altre. Nelle specie a fusto lungo sono in genere di dimensioni più piccole, e disposte in due file ordinate.[5] Alcune specie del Nuovo Mondo (Campylocentrum spp., Dendrophylax spp.) sono prive di foglie.[2]

Fiori

Come in tutte le Orchidaceae, i fiori sono trimeri, zigomorfi, con uno dei petali modificato in labello, il cui aspetto funge da richiamo per gli insetti impollinatori.
Sono per lo più raggruppati in infiorescenze racemose, che si dipartono lateralmente dal fusto, in corrispondenza dell'ascella delle foglie o al di sotto di esse. Il rachide dell'infiorescenza è di colore verde o marrone ed è spesso inguainato da una o più brattee. I fiori sono in genere disposti in due file e nelle prime fasi dell'antesi sono più o meno ricoperti da brattee membranose, che in genere si distaccano a fioritura avvenuta.
Sono possibili numerose eccezioni a questa configurazione: nel genere Jumellea l'infiorescenza porta un singolo fiore e lo stesso avviene in numerose specie di Angraecum, in cui occasionalmente i fiori possono essere 2 o 3; vi sono infine generi (Calyptrochilum, Ossiculum, Podangis) in cui il rachide dell'infiorescenza è molto corto ed i fiori sono affastellati in una disposizione che ricorda l'ombrella delle Apiaceae.[6]

Frutti

Dopo l'impollinazione l'ovario aumenta progressivamente di volume e dopo alcune settimane produce un frutto con la struttura di una capsula, la cui forma e le cui dimensioni sono estremamente variabili da specie a specie.

Biologia

La riproduzione della maggior parte delle specie di Angraecinae è legata alla impollinazione entomofila da parte di farfalle notturne della famiglia Sphingidae. Tale interrelazione evolutiva è legata alla particolare morfologia florale delle Angraecinae, il cui lungo sperone nettarifero risulta accessibile solo ad insetti dotati di una lunga spirotromba[7]. Paradigmatico di questa stretta interdipendenza è il caso della cosiddetta "orchidea di Darwin" (Angraecum sesquipedale), una specie caratterizzata da uno sperone lungo circa 30 cm, per la quale Charles Darwin postulò l'esistenza di un insetto impollinatore dotato di una spirotromba di analoghe dimensioni[8]. A distanza di circa 40 anni dalla formulazione di una tale ipotesi fu effettivamente scoperto che l'impollinatore era uno sfingide, Xanthopan morganii, dotato di una spirotromba con analoghe dimensioni[9].
Esistono comunque alcune specie che si discostano da questo paradigma.
Per esempio tra le specie del Nuovo Mondo ve ne sono alcune che sono comunemente impollinate da insetti apoidei quali Campylocentrum aromaticum, impollinata da api della famiglia Halictidae, o Campylocentrum burchellii, impollinata da api della tribù Meliponini.[10]
Una specie endemica delle isole Mascarene, Angraecum cadetii, caratterizzata da fiori non profumati e con sperone di piccole dimensioni, deve la sua impollinazione, caso unico tra le orchidaceae, ad un grillo della famiglia Gryllacrididae.[11]
Altre specie endemiche delle Mascarene (Angraecum bracteosum, Angraecum striatum), caratterizzate anch'esse da fiori non profumati e con sperone di piccole dimensioni, hanno un meccanismo di riproduzione legato alla impollinazione ornitogama ad opera di uccelli della famiglia Zosteropidae (Zosterops borbonicus, Z. olivaceus).[12][13]

È stata inoltre documentata la possibilità di autoimpollinazione, come nel caso di Jumellea stenophylla. Il ricorso a tale modalità è probabilmente un adattamento evolutivo intervenuto in assenza di specifici impollinatori, in corso di colonizzazione di una nuova isola.[14]

Distribuzione e habitat

Le Angraecinae sono diffuse principalmente nell'Africa tropicale, con una concentrazione di biodiversità nel Madagascar, e in alcune isole dell'oceano Indiano (isole Mascarene e Comore). Due soli generi (Campylocentrum e Dendrophylax) sono nativi della zona tropicale dell'America[15].

Tassonomia

La sottotribù Angraecinae appartiene alla tribù Vandeae, un ampio raggruppamento di orchidee epifite a distribuzione pantropicale.
La sottotribù comprende 42 generi e oltre 750 specie:[1][16]

Alcune specie

Note

  1. ^ a b (EN) Chase M.W., Cameron K.M., Freudenstein J.V., Pridgeon A.M., Salazar G., van den Berg C., Schuiteman A., An updated classification of Orchidaceae, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 177, n. 2, 2015, pp. 151–174, DOI:10.1111/boj.12234.
  2. ^ a b Carlsward BS, Whitten WM, Williams NH and Bytebier B, Molecular phylogenetics of Vandeae (Orchidaceae) and the evolution of leaflessness, in American Journal of Botany 2006; 93: 770-786.
  3. ^ Stewart et al. 2006, pp. 19-20.
  4. ^ Stewart et al. 2006, pp. 20-21.
  5. ^ Stewart et al. 2006, p. 21.
  6. ^ Stewart et al. 2006, pp. 21-22.
  7. ^ (EN) Nilsson LA, Johnsson L, Ralison L and Randrianjohany E, Angraecoid Orchids and Hawkmoths in Central Madagascar: Specialized Pollination Systems and Generalist Foragers, in Biotropica, vol. 19, n. 4, 1987, pp. 310-318.
  8. ^ Darwin C., I vari espedienti mediante i quali le orchidee vengono impollinate dagli insetti, Pisa, ETS, 2009, p.115, ISBN 978-88-467-2436-6.
  9. ^ (EN) Rothschild LW & Jordan K, A revision of the lepidopterous family Sphingidae, in London and Aylesbury, Hazell, Watson and Viney, 1903, pp. 30-32.
  10. ^ (EN) Singer RB & Cocucci AA, Pollination mechanism in southern Brazilian orchids which are exclusively or mainly pollinated by halictid bees, in Plant Syst. Evol. 1999; 217: 101-117. URL consultato il 27 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2016).
  11. ^ Micheneau C. et al, Orthoptera, a new order of pollinator , in Annals of Botany 2010; 105(3): 355-364.
  12. ^ (EN) Micheneau C, Fournel J and Pailler T, Bird Pollination in an Angraecoid Orchid on Reunion Island (Mascarene Archipelago, Indian Ocean), in Annals of Botany, 97(6), 2006, pp. 965-974. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2009).
  13. ^ (EN) Micheneau C, Fournel J, Humeau L and Pailler T, Orchid–bird interactions: a case study from Angraecum (Vandeae, Angraecinae) and Zosterops (white-eyes, Zosteropidae) on Reunion Island, in Botany, 86(10), 2008, pp. 1143–1151. URL consultato il 27 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2013).
  14. ^ (EN) Micheneau C, Fournel J, Gauvin-Bialecki A and Pailler T, Auto-pollination in a long-spurred endemic orchid (Jumellea stenophylla) on Reunion Island (Mascarene Archipelago, Indian Ocean) (PDF) , in Plant Syst. Evol., vol. 272, 2008, pp. 11-22.
  15. ^ (EN) Nir MA, The endemic orchid genera of the Antilles (PDF) , in Lankesteriana, vol. 7, 2003, pp. 9-10.
  16. ^ (EN) Pridgeon, A.M., Cribb, P.J., Chase, M.A. & Rasmussen, F. eds, Genera Orchidacearum 6 - Epidendroideae (Part 3), Oxford University Press, 2014, ISBN 978-0-19-964651-7.

Bibliografia

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Angraecinae Summerh., 1966 è una sottotribù di piante spermatofite monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Orchidacee, che comprende oltre 750 specie in 42 generi, diffuse nella fascia tropicale di America e Africa (compreso il Madagascar).

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Angraecinae ( Portuguese )

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Angraecinae é uma subtribo de plantas da família das orquídeas (Orchidaceae). Seus membros caracterizam-se por serem plantas de caules reduzidos a alongados e folhas dística duplicativas, que foram perdidas em algumas espécies; inflorescências laterais com uma a muitas flores, de minúsculas a grandes, dotadas de nectário desenvolvido atrás do labelo; antera incumbente, terminal, operculada, e duas políneas com com um ou dois estipes e viscídio bem definidos; o rostelo é profundamente fendido e o estigma inteiro.[1]

Filogenia

Estudos moleculares de 2006, mostraram que as subtribos Angraecinae e Aerangidinae são polifiléticas e indivisíveis, com gêneros e espécies bastante misturados entre as duas de modo que, para tornarem-se monofiléticas, deveriam ser unificadas com o nome de Angraecinae. A subribo é uma das três, ou quatro se considerarmos Aerangidinae em separado, junto com as monofiléticas Aeridinae e Polystachyinae, que compõe a tribo Vandeae de Orchidaceae.[2]

Gêneros

Os seguintes gêneros fazem parte desta subtrinbo:

Os seguintes gêneros, provenientes de Aerangidinae, agora também fazem parte de Angraecinae:

Referências

  1. Dressler, R. L. 1981. The orchids: natural history and classification. Harvard University Press, Cambridge, Massachusetts.
  2. Carlsward BS, Whitt; n WM, Williams NH; Bytebier B. «Molecular phylogenetics of Vandeae (Orchidaceae) and the evolution of leaflessness». American Journal of Botany 2006; 93: 770-786
  3. Cribb PJ, Hermans J & Roberts D L. Erasanthe (Orchidaceae, Epidendroideae, Vandeae, Aerangidinae), a new endemic orchid genus from Madagascar Arquivado em 8 de agosto de 2011, no Wayback Machine.. Adansonia 2007; 29(1): 27-30.
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Angraecinae: Brief Summary ( Portuguese )

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Angraecinae é uma subtribo de plantas da família das orquídeas (Orchidaceae). Seus membros caracterizam-se por serem plantas de caules reduzidos a alongados e folhas dística duplicativas, que foram perdidas em algumas espécies; inflorescências laterais com uma a muitas flores, de minúsculas a grandes, dotadas de nectário desenvolvido atrás do labelo; antera incumbente, terminal, operculada, e duas políneas com com um ou dois estipes e viscídio bem definidos; o rostelo é profundamente fendido e o estigma inteiro.

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