Atypus magnus est une espèce d'araignées mygalomorphes de la famille des Atypidae[1].
Cette espèce se rencontre en Corée du Sud et en Russie[1].
Le mâle holotype mesure 22,27 mm[2].
Atypus magnus est une espèce d'araignées mygalomorphes de la famille des Atypidae.
Atypus magnus NAMKUNG, 1986 è un ragno appartenente al genere Atypus della famiglia Atypidae.
Il nome deriva dal greco ᾶ-, àlfa-, con valore di negazione della parola seguente, e τύπος, typos, cioè forma, immagine, tipo, ad indicarne la forma atipica a causa della sproporzione dei cheliceri e delle filiere[2].
Il nome proprio deriva dal latino magnus, cioè grande, principalmente per le dimensioni[1].
Questa specie differisce dalle altre del genere per le dimensioni più cospicue del corpo e per la struttura peculiare e più dettagliata dei pedipalpi maschili[1].
I maschi sono lunghi 22,3 millimetri, inclusi i cheliceri ed escluse le filiere; il cefalotorace misura 6,1 x 5,8 millimetri è di colore bruno giallognolo scuro, di forma quadrangolare, lucido, con una cucitura marginale nera piuttosto stretta; gli occhi sono leggermente sporgenti dalla pars cephalica. Lo sterno, leggermente più lungo che spesso, misura 4,6 x 4,2 millimetri, è di colore bruno-giallognolo, come le enditi, le coxae e le zampe. I cheliceri sono alquanto sviluppati, ben 6,6 x 2,6 millimetri, più lunghi che larghi di oltre il doppio e al margine anteriore delle zanne hanno 12 denti disposti in fila. I pedipalpi raggiungono la lunghezza di 8,8 millimetri, sono snelli e rivestiti leggermente di peli e di setole. L'opistosoma è lungo 9,5 x 7,2 millimetri, ruvido, di forma subovale, di colore marrone scuro opaco, ha numerose piccole chiazze marrone chiaro tendenti al giallastro, ha il dorso di colore marrone scuro piuttosto lucido. Le filiere sono sei e di colore bruno giallognole: quelle anteriori laterali sono lunghe 0,7 millimetri, quelle mediane posteriori 1,1 e le due posteriori laterali sono suddivise in quattro segmenti di lunghezza complessiva di 3 millimetri[1]
Come tutti i ragni del genere Atypus, anche questa specie vive in un tubo setoso parallelo al terreno, per una ventina di centimetri circa seppellito e per altri 8 centimetri fuoriuscente. Il ragno resta in agguato sul fondo del tubo: quando una preda passa sulla parte esterna, le vibrazioni della tela setosa allertano il ragno che scatta e la trafigge, per poi rompere la sua stessa tela, portarsi la preda nella parte interna e cibarsene.[3].
Rinvenuta nella foresta di Kwangnung, e nelle località di Jigdong-ri e Sohel-myon, nella provincia di Gyeonggi, della Corea del Sud[1].
Atypus magnus NAMKUNG, 1986 è un ragno appartenente al genere Atypus della famiglia Atypidae.
Il nome deriva dal greco ᾶ-, àlfa-, con valore di negazione della parola seguente, e τύπος, typos, cioè forma, immagine, tipo, ad indicarne la forma atipica a causa della sproporzione dei cheliceri e delle filiere.
Il nome proprio deriva dal latino magnus, cioè grande, principalmente per le dimensioni.
De grote mijnspin (Atypus magnus) is een spin binnen de familie der mijnspinnen (Atypidae). Ze behoort tot het geslacht Atypus. Deze soort leeft van Rusland tot Noord-Korea.
De grote mijnspin heeft een vrij ongewoon web. Ze spint een soort buisachtige constructie (een graafgang), die tot 30 cm onder de grond kan liggen. De ingang wordt gecamoufleerd met bladeren, mos en allerlei dood materiaal. De spin wacht tot een insect over de ingang van de buis kruipt en slaat dan toe door razendsnel uit het hol te kruipen en het insect met de gifkaken in de buis te sleuren.
De grote mijnspin (Atypus magnus) is een spin binnen de familie der mijnspinnen (Atypidae). Ze behoort tot het geslacht Atypus. Deze soort leeft van Rusland tot Noord-Korea.
De grote mijnspin heeft een vrij ongewoon web. Ze spint een soort buisachtige constructie (een graafgang), die tot 30 cm onder de grond kan liggen. De ingang wordt gecamoufleerd met bladeren, mos en allerlei dood materiaal. De spin wacht tot een insect over de ingang van de buis kruipt en slaat dan toe door razendsnel uit het hol te kruipen en het insect met de gifkaken in de buis te sleuren.