Atypus sinensis est une espèce d'araignées mygalomorphes de la famille des Atypidae[1].
Cette espèce est endémique du Shanxi en Chine[1],[2].
Son nom d'espèce, composé de sin[a] et du suffixe latin -ensis, « qui vit dans, qui habite », lui a été donné en référence au lieu de sa découverte.
Atypus sinensis est une espèce d'araignées mygalomorphes de la famille des Atypidae.
Atypus sinensis SCHENKEL, 1953[1] è un ragno appartenente al genere Atypus della famiglia Atypidae.
Il nome deriva dal greco ᾶ-, àlfa-, con valore di negazione della parola seguente, e τύπος, typos, cioè forma, immagine, tipo, ad indicarne la forma atipica a causa della sproporzione dei cheliceri e delle filiere[2].
Il nome proprio deriva dal prefisso sino-, che indica la provenienza di questa specie dal territorio cinese, e dal suffisso latino -ensis, che significa: presente, che è proprio lì.
Come tutti i ragni del genere Atypus, anche questa specie vive in un tubo setoso parallelo al terreno, per una ventina di centimetri circa seppellito e per altri 8 centimetri fuoriuscente. Il ragno resta in agguato sul fondo del tubo: quando una preda passa sulla parte esterna, le vibrazioni della tela setosa allertano il ragno che scatta e la trafigge, per poi rompere la sua stessa tela, portarsi la preda nella parte interna e cibarsene.[3].
Rinvenuta in Cina.
Atypus sinensis SCHENKEL, 1953 è un ragno appartenente al genere Atypus della famiglia Atypidae.
Il nome deriva dal greco ᾶ-, àlfa-, con valore di negazione della parola seguente, e τύπος, typos, cioè forma, immagine, tipo, ad indicarne la forma atipica a causa della sproporzione dei cheliceri e delle filiere.
Il nome proprio deriva dal prefisso sino-, che indica la provenienza di questa specie dal territorio cinese, e dal suffisso latino -ensis, che significa: presente, che è proprio lì.
Atypus sinensis is een spinnensoort in de taxonomische indeling van de mijnspinnen (Atypidae).[1]
Het dier behoort tot het geslacht Atypus. De wetenschappelijke naam van de soort werd voor het eerst geldig gepubliceerd in 1953 door Ehrenfried Schenkel-Haas.
Bronnen, noten en/of referenties