I Boidi (Boidae Gray, 1825) sono una famiglia di serpenti diffusa in tutto il mondo.
Tipici ofidi, i boidi ne presentano tutte le caratteristiche strutturali.
Le dimensioni dei boidi variano da un minimo di 60 cm ad un massimo di 9 metri (nel caso dell'anaconda).
A questa famiglia appartenne il Titanoboa cerrejonensis, oggi estinto, che con i suoi 13 metri di lunghezza fu il più grande serpente mai esistito.[1]
Si nutrono di roditori e altri piccoli mammiferi. I boidi ingoiano la preda che viene precedentemente stretta e soffocata dalle spire. La digestione può durare, talvolta, anche una decina di giorni, periodo nel quale vengono espulse parti del corpo quali peli, unghie e corna.
Caratteristica dei boidi è quella (grazie a particolari terminazioni nervose) di riuscire ad individuare fonti di calore, anche quelle emesse dal corpo di un roditore o da un uccello vivo, facilitando la sua caccia.
I boidi sono ovovivipari, il numero delle uova cambia di numero a seconda della specie, in quelle più grandi si registra il numero maggiore.
Diffusi nell'America centrale e meridionale, dove vive la maggioranza di essi, altre specie si ritrovano in Europa, in Africa e in Asia. L'unica specie della famiglia presente in Italia è Eryx jaculus, recentemente segnalata nel territorio di Licata, sulla costa meridionale della Sicilia.[2].
Si adattano ad habitat differenti: vi sono alcune specie che prediligono le foreste pluviali altre le regioni desertiche o subdesertiche.
La famiglia comprende 59 specie, raggruppate in 14 generi e 7 sottofamiglie:[3]